Più grave la condanna per avere scaricato e conservato materiale pedopornografico con il browser in incognito
Quasi 8mila file – tra foto e video – a carattere pedopornografico. Il ributtante materiale rinvenuto dalla polizia giudiziaria inchioda l’uomo alle sue drammatiche responsabilità: inevitabile la condanna. A rendere più grave la sua abominevole condotta, però, non solo l’ingente quantitativo di file, conservati in due hard-disk, ma anche il fatto che egli abbia utilizzato un accorgimento tecnico, cioè un browser ad hoc, per navigare online senza far comparire il proprio indirizzo IP
(Cassazione, sentenza n. 18153/21, sez. III Penale, depositatal’11 maggio).