Sesso mercenario, il cliente paga per tenere segreta la cosa: è estorsione
Condannata la “lucciola” che minaccia un cliente di rendere pubblici i rapporti sessuali avuti con lui e si fa pagare per tacere. Logico parlare di estorsione
(Corte di Cassazione, sez. II Penale, sentenza n. 14222/21, depositata il 15 aprile).
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